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A chi abbandona auguriamo il peggio...

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Genova, augurano la morte a chi abbandona i cani: lo spot minaccioso delle pompe funebri.

La pubblicità sui bus: " A chi abbandona auguriamo il peggio" Il testo prima bloccato e poi promosso dall’ufficio legale
di ANNISSA DEFILIPPI

La foto di un cane e la frase: "A chi abbandona auguriamo il peggio". L'agenzia funebre genovese Gianelli Srl, da ieri, si fa pubblicità augurando " il peggio" al prossimo, che detto da loro suona come un neppure tanto velato - augurio di morte. I cartelloni pubblicitari corrono su quindici autobus di AMT, prevalentemente in Valpolcevera, Centro e Levante; la " vaga minaccia" resterà in giro per due mesi. "È una frase pesante - ammette uno dei due soci, Carlo Siffredi - infatti la pubblicitaria inizialmente ce l'aveva bloccata ma dopo otto giorni è stata liberata".
E a chi gli domanda se non le pare di aver usato troppo cinismo nel formulare lo slogan, Siffredi risponde: "Sì, il senso è un po' forte ma il fatto che sia notata è quello che conta " . Di certo la pubblicità scelta dall'agenzia funebre contro l'abbandono degli animali ha un fine nobile, ma è la forma del messaggio che lascia qualche perplessità: "Il peggio è un concetto relativo, ad esempio se a me augurassero di trovarmi in paradiso con sette vergini sarebbe per il me peggio perché ormai anziano. È vero che pensiamo agli animali - continua Siffredi - ai cani in particolare e abbiamo ideato questa frase per sensibilizzare le persone e farci pubblicità: un fifty-fifty diciamo tra l'attenzione dovuta contro l'abbandono e la pubblicità anima del commercio" . Siffredi sembra davvero impermeabile a qualsiasi critica sulla sua pubblicità e di certo non gli manca l'ironia: "Se riceverò degli insulti, li chiuderò dentro a una delle mie urne cineraria".
Quando il titolare dell'agenzia parla di occuparsi degli animali, non si riferisce tanto alle cremazioni ( " abbiamo poche richieste " ) quanto agli animali di affezione che rimangono abbandonati dopo la morte dei loro padroni: "In vent'anni di attività ho visto tantissimi animali lasciati a se stessi dopo la morte di persone anziane soprattutto. Non faccio volontariato nei canili ma ho due cani e due galline e li tratto come meritano, prendendomi cura di loro con moderazione ma abbandonare è un'altra cosa". Le onoranze funebri Gianelli-Siffredi hanno un anno di vita, ma i due soci hanno alle spalle una carriera ricca di "creatività". Proprio Carlo Siffredi, dieci anni fa, introduceva nel mercato di settore le prime urne personalizzate: per i resti del caro estinto da allora si può scegliere un contenitore a forma di pallone da calcio per esempio oppure a casco da moto.
La pubblicità messa in giro dell'agenzia di onoranza funebri ha fatto pensare anche l'agente commerciale che lavora per IGP-Decaux che si è occupato della pratica: "Il testo è passato alla valutazione del nostro ufficio legale di Milano ed è stato bloccato alcuni giorni - spiega Diego Caprile una volta ricevuto il via libera, il cartello è stato stampato. Personalmente, siccome anch'io ho un cane, moralmente l'ho avvallata; è chiaro che sottende una velata preghiera ma la legittimità del testo è al di sopra delle mie competenze, se Milano mi avesse detto che il testo non era licenziabile lo avrei edulcorato o cambiato in accordo con il cliente".


Carlo Siffredi:

Dopo lunga meditazione siamo partiti con questa pubblicità che sarà la prima di una lunga serie per sensibilizzare la popolazione su vari temi di "educazione civica".
"Auguriamo il peggio" è forse un pò forte, ma di facile recepimento: ci hanno accusato di augurare la "MORTE" in quanto operanti nel campo delle onoranze funebri, ma, come ho fatto notare ad una giornalista................ritengo che l'idea di "peggio" sia molto soggettiva e, in tutti i casi, la morte viene considerata una liberazione, dai più. Ci hanno, anche, accusato  di non utilizzare dei professionisti della pubblicità e che siamo molto artigianali, a tal proposito cito sempre una vecchia intervista ad un pugile che andava così: "mio manager Rocco Agostino diceva..............vai sotto, vai sotto, ma sopra ring c'ero IO , mica mio manager Rocco Agostino".
A questi soloni che mi citano come esempio, Aziende i cui dirigenti percepiscono centinaia di migliaia di euro e che si permettono campagne pubblicitarie faraoniche, tanto paga pantalone...............................rispondo così, quello che spendiamo noi lo tiriamo fuori dalle nostre tasche...........................per Voi è lo stesso? o il Vostro Lauto compenso non viene minimamente intaccato?



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